La Protiviti, multinazionale di consulenza direzionale, e la NC State University hanno realizzato un’indagine nella seconda metà del 2020, che ha coinvolto oltre mille dirigenti di aziende in tutto il mondo (39% Nord America, 19% Europa, 17% Asia, Australia/Nuova Zelanda, 25% America Latina, India, Africa e Medio Oriente).
Per quest’anno i principali rischi individuati sono in relazione alla pandemia: aspetti critici per gli effetti sulle attività aziendali da provvedimenti governativi che prevedono chiusure o lockdown; sfavorevoli condizioni di mercato per via della situazione economica che si è andata a delineare; difficoltà dovute al ciclone digitale che ha investito il business e che richiede investimenti, problemi di sicurezza e nuove forme di competitività.
Per il prossimo decennio i timori sono legati soprattutto a questo ultimo punto, alla necessità di adeguarsi alle nuove tecnologie e al rischio di perdere competitività se non si riesce a stare al passo delle innovazioni.
Fra le conclusione della ricerca è che “costruire una resilienza organizzativa e una cultura innovativa" viene ritenuto un imperativo.