È sempre più stretta l’alleanza tra le imprese che producono macchine agricole e gli atenei. Una intesa grazie alla quale le aziende possono sviluppare nuovi prodotti o innovare i processi produttivi per rispondere meglio alla domanda che arriva dal mercato, e le università entrano in contatto con il mondo produttivo. Una conferma arriva da EIMA, salone internazionale delle macchine agricole in corso nei padiglioni di BolognaFiere, e in particolare dal workshop sull’innovazione nella meccanica e nell’impiantistica applicata ai biosistemi agroalimentari e forestali promosso dal Distal dell’Università di Bologna e dal Safe dell’Università di Foggia, in collaborazione con FederUnacoma, associazione di categoria della meccanica agricola. Il Distal è il dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell’ateneo felsineo. E insieme ai docenti di Foggia ha organizzato il seminario per valorizzare il percorso di studi dei dottorati di ricerca in questo campo che seguono il conseguimento della laurea magistrale. “Quando parliamo di innovazione in questo settore ci riferiamo sia alla meccanica agraria sia all’impiantistica nell’agrifood – spiega Michele Mattetti, docente di meccanica agraria dell’Alma Mater -. E abbiamo due realtà che viaggiano a velocità diverse. Da un lato ci sono le grandi aziende che investono molto sulla ricerca e sviluppo. Dall’altro ci sono le piccole imprese che hanno maggiori difficoltà a sostenere l’innovazione”. Strategica, sia per le aziende sia per gli atenei è la partnership che solo in Emilia-Romagna porta ogni anno venti tirocinanti nelle imprese. “Una collaborazione proficua – prosegue Mattetti – che per lo studente si conclude quasi sempre con l’assunzione e che permette all’università di stare a stretto contatto con il sistema produttivo. Molto spesso, infatti, la ricerca nasce dalle esigenze delle aziende”.
Il primo trimestre dell’anno segna una consistente flessione delle vendite per tutte le tipologie di macchine agricole. Trattori e mietitrebbie calano rispettivamente del 25% e 56,7%, le trattrici con pianale di carico del 18,4%. Segno negativo anche per i rimorchi (-6,1%) e i sollevatori telescopici (-37,2%). FederUnacoma: la contrazione della domanda dovuta a fattori economici e geopolitici, necessario un piano di incentivi pubblici pluriennale per portare a compimento la digitalizzazione della nostra agricoltura.
Presentata nell’ambito di Agriumbria la 46ma edizione della rassegna della meccanica agricola, in calendario a novembre prossimo alla fiera di Bologna. Ricca di contenuto tecnico e forte di oltre 1.600 industrie espositrici già confermate, EIMA 2024 sarà un importante fattore di rilancio del mercato nazionale. Nei primi tre mesi dell’anno le vendite di trattrici calano del 25% a livello nazionale, mentre una maggiore tenuta mostra il mercato in Umbria, con una flessione molto più contenuta (-4,4%).
Si è tenuto a Serralunga d’Alba, nel cuore delle Langhe, il Think Tank annuale della Federazione dei costruttori di macchine agricole. Dati di mercato, analisi di scenario e un focus sui bisogni di formazione sono stati al centro dei lavori, nel corso dei quali è stato evidenziato il ruolo strategico di EIMA International per il rilancio del mercato di settore. Presentata l’Accademia di alta formazione AFI, un nuovo progetto FederUnacoma per il rafforzamento delle competenze all’interno delle aziende.
La robusta crescita del mercato delle macchine agricole non ha ancora colmato il deficit tecnologico dell’agricoltura indiana. Le previsioni indicano che il trend incrementale, favorito dai programmi di agevolazione statale, proseguirà nei prossimi anni con investimenti sui macchinari di ultima generazione. Le rassegne agromeccaniche un hub di conoscenza.