Un nuovo modello di “forestazione urbana” per abbattere la spesa energetica
A EIMA, il salone internazionale delle macchine agricole di Bologna, le proposte dell’associazione internazionale WGIN per nuovi standard sulle aree verdi in caso di ristrutturazioni di edifici rurali, commerciali e pubblici e di realizzazione di nuove costruzioni. Obiettivo: ridurre il costo dell’energia di 2.500 euro al metro quadrato.
L’Italia è un Paese all’avanguardia nelle politiche per il risparmio energetico. Ma si può fare di più, individuando nuovi parametri per la realizzazione di aree verdi in caso di ristrutturazioni edilizie o di nuove costruzioni. Standard minimi che consentirebbero di abbattere la spesa per l’energia di 2.500 euro al metro quadrato. Dalla 44ma edizione di EIMA, il salone internazionale delle macchine agricole in corso di svolgimento nei padiglioni di BolognaFiere, arrivano nuove proposte per il risparmio energetico. Ad avanzarle è WGIN, Word Green Infrastructure Network, l’associazione internazionale nata negli Usa nel 2007 che oggi, dal Canada, promuove a livello globale l’attività di policy per lo sviluppo delle infrastrutture verdi. “È venuto il momento che l’Italia, insieme all’appoggio di altri Paesi Ue, si faccia promotore serio di un vero Green Deal europeo per la mitigazione climatica delle aree urbane”, afferma Riccardo Rigolli, agronomo e responsabile di WGIN Italy. Le proposte dell’associazione ruotano intorno alla definizione di nuovi parametri per gli interventi di rinnovamento degli edifici ad uso commerciale, rurale e pubblici e per le nuove costruzioni residenziali. Parametri che dovrebbero stimolare, attraverso incentivi fiscali e finanziari, una più rapida riduzione dei costi energetici sulla scia degli obiettivi fissati dalla Commissione europea. In particolare, secondo WGIN, le aree verdi dovrebbero essere integrate nei nuovi edifici a emissioni zero e combinate con le installazioni di impianti per l’energia rinnovabile: un abbinamento che aumenta il rendimento energetico in una percentuale che oscilla tra il 5 e il 10%. Inoltre, per quanto riguarda il rinnovamento degli edifici pubblici, commerciali e rurali, l’introduzione di uno standard di area verde minimo dovrebbe diventare indispensabile per migliorare gli interventi di mitigazione ambientale. Un nuovo modello di forestazione urbana deve infine indicare standard di base anche in caso di nuove costruzioni residenziali che superano i 400 metri quadrati di superficie.
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