Presentato il 9 aprile al Parlamento Europeo di Bruxelles il Manifesto Europeo sul florovivaismo del Gruppo Fiori e Piante del Copa Cogeca – Comitato europeo delle organizzazioni professionali agricole - che in vista delle prossime elezioni europee vuole “sensibilizzare l’opinione pubblica e i decisori politici sull’importanza economica, ma anche ambientale e sociale, di fiori e piante, mettendo in evidenza priorità, sfide e opportunità del settore florovivaistico europeo”. Fra le richieste nel documento: riconoscere il ruolo strategico del florovivaismo europeo rispetto agli obiettivi del Green Deal; garantire il giusto reddito ai produttori supportandoli anche con strumenti assicurativi solidi per far fronte ai cambiamenti climatici e investire su ricerca, infrastrutture tecnologiche e innovative, ma anche su attività di promozione dedicate. Presenti all'incontro Tom Vandenkendelaere e Jean Aerts, presidente del Gruppo di lavoro Fiori e Piante del Copa-Cogeca; Aldo Alberti, Vice Presidente del Gruppo; Josep M. Pagès, segretario generale ENA – Associazione Europea del Vivaismo e Sylvie Mamias, segretaria generale dell’Union Fleurs e Veronica Manfredi, Direttore Zero Pollution at the European Commission DG ENVI. L'evento ha previsto anche la tavola rotonda “Il ruolo dei fiori e delle piante nella costruzione di un’Europa sostenibile” con Robbert Snep, Università e ricerca di Wageningen; Kayleigh Ammerlaan, Ammerlaan The Green Innovator, piante verdi tropicali; Nada Forbici, coordinatrice Consiglio nazionale florovivaismo Coldiretti e Presidente Assofloro e Henk Raaijmakers, presidente dell’ENA.
Nada Forbici, nel suo intervento, ha parlato della necessità di introdurre, anche per quanto riguarda il florovivaismo, il principio di reciprocità, per fare in modo che piante e fiori che entrano in Europa rispettino gli stessi criteri dal punto di vista ambientale, sanitario e di norme sul lavoro previsti nel mercato per evitare una concorrenza sleale per i nostri florovivaisti e la presenza nelle case di piante e fiori che contengono sostanze che in Europa sono vietate da decenni proprio per la loro pericolosità. Importante a tal fine anche l’introduzione di un’etichettatura chiara con l’origine del prodotto. Nelle raccomandazioni politiche Aldo Alberto, vicepresidente del Gruppo Copa-Cogeca e presidente dei Florovivaisti Italiani-Cia, ha parlato di come “il verde è strategico per il futuro e se come abbiamo dimostrato in questa sede, con studi e interventi di esperti, c’è necessità di una nuova progettualità per il settore, servono allora obiettivi chiari e certi per indirizzare al meglio il lavoro dei produttori. Solo questo approccio farà la differenza sul risultato. Senza un settore che riproduce tutte le piante e i fiori necessari al pianeta e ai suoi abitanti, sono destinati a scomparire parchi e boschi, ma anche il cibo che mangiamo tutti i giorni e che nasce proprio nei vivai”.