L’esposizione delle tecnologie per l’agricoltura mediterranea Agrilevante - che si svolge alla fiera di Bari dal 5 all’8 ottobre - dedica particolare attenzione alla zootecnia. Nella kermesse pugliese sono in mostra macchine per la fienagione, per l’alimentazione negli allevamenti e per la gestione delle stalle, oltre che tecnologie elettroniche ed informatiche specifiche per governare le aziende zootecniche in modo razionale, sostenibile e soprattutto rispettoso del benessere delle specie allevate. Ma punto di forza della sezione zootecnica di Agrilevante è la mostra di capi bovini, equini, ovini, oltre che di animali da cortile, che FederUnacoma - la federazione dei costruttori di macchine per l’agricoltura che è organizzatrice di Agrilevante - realizza in collaborazione con l’Associazione Italiana Allevatori AIA, con la sua sezione regionale ARA Puglia e con la struttura organizzativa di AgriUmbria. Il pubblico dei visitatori assisterà allo spettacolo di oltre 500 capi di allevamento, espressione delle più pregiate razze autoctone, da quella ovina Gentile di Puglia alla Bufala Mediterranea Italiana, dai bovini di razza Limousine, Marchigiana, Maremmana, Podolica, Romagnola e Jersey ai cavalli Murgese e Haflinger, dal Cavallo da tiro pesante rapido all’asino di Martina Franca, oltre che ad altre razze pregiate che arricchiscono il patrimonio zootecnico italiano. Il programma messo a punto da AIA ed ARA Puglia prevede che nell’area zootecnica - allestita con grandi tensostrutture all’aperto, nell’area 71 del quartiere fieristico prossima all’ingresso Agricoltura, su una superficie di 4.400 metri quadrati - si svolgano anche gare di valutazione morfologica degli esemplari bovini, riservate ai giovani allevatori e agli istituti tecnici e professionali agrari, ed esibizioni attitudinali di cavalli. Convegni ed eventi divulgativi sono programmati dalle associazioni di allevatori, mentre un importante seminario, dal titolo “Zootecnia 4.0”, organizzato da FederUnacoma nell’area Desk della rassegna, ha per oggetto le applicazioni più avanzate della robotica, della sensoristica e dell’Internet of Things nell’ambito della “smart farm” zootecnica. L’incontro, che tratterà anche gli aspetti relativi alla qualità delle produzioni e alla “biosecurity”, punta a sottolineare come le nuove tecnologie siano un supporto fondamentale per realizzare produzioni ispirate all’etica dell’ambiente e al rispetto delle specie allevate.