Agrilevante, un progetto per il Mediterraneo
Presentata questa mattina ad Agriumbria l’ottava edizione della rassegna dedicata alle macchine e alle tecnologie per le economie agricole della regione. Focus su internazionalizzazione, robotica e politiche di settore.
Agrilevante è una manifestazione in crescita, che si è imposta nel panorama fieristico globale come uno degli eventi di riferimento per il settore della meccanica agricola. La rassegna, che quest’anno dal 9 al 12 ottobre tiene a Bari l’ottava edizione, deve il proprio successo ad una forte caratterizzazione mediterranea; alla capacità di porsi non soltanto come una fiera commerciale, ma come un “progetto globale” per il Mediterraneo. Lo ha sottolineato Mariateresa Maschio, presidente dell’associazione dei costruttori FederUnacoma, aprendo la conferenza stampa di presentazione dell’evento barese, che si è svolta questa mattina a Bastia Umbra (Perugia) nella cornice di Agriumbria. “L’area mediterranea è promettente non soltanto per quanto riguarda le produzioni agricole, in particolare per quelle ad alto valore aggiunto, ma anche - ha detto Mariateresa Maschio - per le prospettive economiche generali”. In un contesto complesso come quello attuale, i Paesi del bacino mediterraneo risultano infatti in controtendenza. Il trend riguarda in special modo le economie della sponda sud, quelle nordafricane, che registrano le previsioni di crescita più significative: +3,6% il Marocco, +1,8% la Tunisia, +4% l’Egitto e +3% l’Algeria. Questi sono gli stessi Paesi che nel triennio 2026/2028 dovrebbero vedere una crescita altrettanto considerevole della domanda di macchine agricole, con una media del 9% e del 6% annuo per Egitto e Marocco, e del 3% per Algeria e Tunisia.
In uno scenario mediterraneo caratterizzato da grande dinamismo, Agrilevante rafforza la sua vocazione internazionale, con un ricco programma di iniziative finalizzate a promuovere la cooperazione tecnica e commerciale tra le 350 industrie espositrici in rappresentanza di oltre 20 Paesi e i numerosi operatori economici presenti. A Bari sono infatti presenti buyer provenienti dall’Europa mediterranea, dai Balcani, dal Medioriente, dal Nord Africa e dall’Africa sub-sahariana. “Sempre sul versante dell’internazionalizzazione - ha aggiunto il direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella - l’Agenzia ICE sta definendo il programma di incoming dei delegati esteri, che nei quattro giorni della kermesse saranno impegnati negli incontri business to business con le case costruttrici italiane. Anche in questa edizione tali incontri si terranno in un’area del quartiere fieristico appositamente dedicata ed attrezzata con tutti i servizi di supporto”. Di respiro internazionale sono i numerosi convegni e workshop che affronteranno le tematiche di maggior rilievo per le economie agricole della regione mediterranea. In particolare evidenza il meeting del Club of Bologna, che si tiene per la prima volta a Bari e che riunisce i maggiori esperti di meccanica agricola a livello mondiale. Tra i punti di forza della rassegna, la nuova formula del concorso novità tecniche (ora denominato Agrilevante/Macchine per l’agricoltura mediterranea, con il Premio Lavorazioni agricole e il Premio Cura del verde), l’area Real dedicata alla robotica ed ai sistemi digitali, ed il nuovo spazio espositivo riservato alla cura del verde.
Gli ultimi Comunicati stampa di FederUnacoma
La rassegna delle tecnologie per l’agricoltura dell’India e del sud-est asiatico, organizzata da FICCI e FederUnacoma si è chiusa lo scorso 29 novembre. Grande affluenza di visitatori, con oltre 41 mila presenze. La kermesse un evento di riferimento per il mondo produttivo indiano. L’edizione del 2027 nel mese di dicembre.
L’agricoltura dell’India è in via di modernizzazione. La trasformazione del settore primario sta facendo incrementare la domanda di profili professionali altamente specializzati, ma il gap formativo della forza lavoro non permette al Paese di sfruttare le opportunità offerte dalla transizione tecnologica.
Nella tre giorni di New Delhi un folto pubblico, composto da operatori economici e imprenditori ma anche da tanti coltivatori diretti, ha preso contatto con le innovazioni tecnologiche per il settore agricolo, sostenute anche da specifici programmi governativi.
Negli ultimi anni il Subcontinente indiano ha visto nascere una nuova generazione di start-up, fondate con l’obiettivo di promuovere l’impiego di tecnologie e di macchinari innovativi da parte di quelle aziende agricole rimaste sinora ai margini della meccanizzazione. L’esempio italiano e i sistemi di nuova generazione esportabili nell’agricoltura indiana. Il tema al centro della seconda giornata di EIMA Agrimach.