EIMA Agrimach, focus sulla formazione
L’agricoltura dell’India è in via di modernizzazione. La trasformazione del settore primario sta facendo incrementare la domanda di profili professionali altamente specializzati, ma il gap formativo della forza lavoro non permette al Paese di sfruttare le opportunità offerte dalla transizione tecnologica.
Si è parlato di nuove professionalità e di formazione nella terza giornata di EIMA Agrimach, la rassegna dei macchinari e delle tecnologie agricole per l’India e il sud-est asiatico, che si chiude oggi a Nuova Delhi.
Il tema, di grande rilievo per un Paese che sta digitalizzando la propria economia agricola, è stato al centro del convegno intitolato “Skilling Rural Youth and Farmers for a Mechanized and Digital Agriculture Future”, svoltosi nell’ambito della kermesse agromeccanica organizzata dalla Federazione italiana dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma e dalla Federazione indiana delle camere di commercio e industria Ficci. Moderato da Ruchira Saini, Responsabile advocacy e relazioni istituzionali per l’India e Asia meridionale presso la Corteva Agriscience, l’evento ha visto la presenza di V.N. Kale, Commissario aggiunto macchinari e tecnologie presso il Dipartimento per l’agricoltura e il benessere degli agricoltori; D. K. Singh, ricercatore senior e supervisore principale presso il centro di eccellenza AgriPV; Mukesh Jain, direttore dell’Istituto per la formazione e la prova delle macchine agricole della Regione Settentrionale (NR-FMTI); Satender Singh Arya, CEO del Consiglio per le competenze in Agricoltura dell’India (ASCI); Varun Yadav, Manager della Syngenta Foundation for Sustainable Agriculture; Shruti Aggarwal, senior manager di YARA International.
Meccanizzazione e digitalizzazione sono i due driver che stanno guidando la trasformazione dell’agricoltura indiana, che oggi vede un impiego crescente di droni, piattaforme software, servizi basati sull’IA. Tecnologie d’avanguardia, queste, che per essere impiegate in modo realmente efficace richiedono profili professionali altamente specializzati non sempre disponibili.
La forza lavoro del subcontinente, infatti, è ancora prevalentemente rurale e presenta lacune nell’utilizzo dei macchinari moderni e delle piattaforme digitali, e nello sfruttamento delle nuove opportunità legate all’agri-business.
Il deficit formativo – hanno sottolineato i relatori – è trasversale a tutto il comparto e riguarda anche le fasce d’età più giovani, quelle che invece dovrebbero essere più inclini all’innovazione. Colmare il divario è dunque essenziale per incrementare la produttività dell’economia agricola, ma anche per migliorare le condizioni di vita nelle zone rurali e garantire una crescita inclusiva. Proprio per questo è necessario non solo individuare modelli formativi innovativi, frutto di partnership tra industria, università e istituzioni, ma anche tracciare una roadmap che - è stato spiegato in conclusione dei lavori - permetta agli agricoltori di contribuire ancora più attivamente alla modernizzazione dell’agricoltura indiana.
Gli ultimi Comunicati stampa di FederUnacoma
Presentato questa mattina a Roma dal ministro dell’Agricoltura Lollobrigida un pacchetto di interventi per contrastare gli incidenti nel settore primario. Rifinanziati in modo consistente tutti i principali strumenti per l’acquisto e l’aggiornamento dei mezzi meccanici. FederUnacoma: il rinnovamento del parco macchine fondamentale per la sicurezza.
La rassegna delle tecnologie per l’agricoltura dell’India e del sud-est asiatico, organizzata da FICCI e FederUnacoma si è chiusa lo scorso 29 novembre. Grande affluenza di visitatori, con oltre 41 mila presenze. La kermesse un evento di riferimento per il mondo produttivo indiano. L’edizione del 2027 nel mese di dicembre.
L’agricoltura dell’India è in via di modernizzazione. La trasformazione del settore primario sta facendo incrementare la domanda di profili professionali altamente specializzati, ma il gap formativo della forza lavoro non permette al Paese di sfruttare le opportunità offerte dalla transizione tecnologica.
Nella tre giorni di New Delhi un folto pubblico, composto da operatori economici e imprenditori ma anche da tanti coltivatori diretti, ha preso contatto con le innovazioni tecnologiche per il settore agricolo, sostenute anche da specifici programmi governativi.