L’agricoltura è il settore fondamentale dell’economia etiope e le macchine agricole innovative possono accrescere di molto la produttività dei terreni. Questo il tema su cui si è incentrata la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina ad Addis Abeba per iniziativa dell’Agenzia italiana per il commercio estero ICE e della Federazione italiana dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma. Scopo dell’incontro è stato presentare EIMA International, la grande rassegna della meccanica agricola organizzata da FederUnacoma, che svolgerà la sua 45ma edizione alla fiera di Bologna dal 9 al 13 novembre prossimo. Il fabbisogno di macchine agricole in Etiopia è ampio, giacché molto estese e diversificate sono le coltivazioni che caratterizzano il Paese. L’agricoltura rappresenta quasi la metà del Pil etiope - è stato ricordato nel corso della conferenza che ha visto come relatori il Direttore dell’ICE di Addis Abeba Riccardo Zucconi, il Primo Segretario dell’Ambasciata italiana in Etiopia Andrea Pascali e il Vicedirettore Generale di FederUnacoma Fabio Ricci - e impegna l’85% della popolazione. Rinnovare il settore agricolo - è stato detto in conferenza - significa accrescere in modo sensibile la redditività delle produzioni e la qualità della vita delle comunità rurali etiopi. Ogni produzione, dai cereali alle oleaginose, fino agli ortaggi e alla frutta richiede macchine specifiche, in grado di preparare ed eseguire la semina, di fare le concimazioni, i trattamenti, l’irrigazione e la raccolta dei prodotti. All’esposizione dell’EIMA sono in mostra infiniti modelli di macchine e attrezzature specifici per queste produzioni, molti dei quali progettati proprio per operare in contesti climatici e ambientali come quelli etiopi. Ad EIMA International sono circa 50 mila i modelli esposti, prodotti dalle oltre 1.500 case costruttrici presenti, in rappresentanza di 50 Paesi. “La rassegna - ha spiegato Fabio Ricci - si rivolge ad una platea di operatori professionali, e si presenta con una rigorosa suddivisione merceologica che prevede 14 settori di specializzazione e 5 saloni tematici, rispettivamente dedicati alla componentistica (EIMA Componenti), ai sistemi per l’irrigazione (Idrotech), alle filiere bioenergetiche (Energy), alle tecnologie elettroniche e informatiche avanzate (Digital) e al giardinaggio e cura del verde (Green). Per orientare i visitatori nei vasti padiglioni della fiera (120 mila metri quadrati la superficie netta impegnata dalla rassegna) e per promuovere le relazioni d’affari, l’Agenzia ICE e FederUnacoma organizzano visite mirate nei vari settori della rassegna e incontri “B2B” fra operatori economici e case costruttrici, mentre un ricco programma di convegni e seminari consente di approfondire tematiche tecniche, come ad esempio quelle relative ai cambiamenti climatici e alla gestione delle risorse idriche, sempre più necessarie e preziose.
Ad EIMA International sarà dunque presente una delegazione ufficiale di operatori economici etiopi promossa da ICE e FederUnacoma, e saranno presenti rivenditori, imprenditori e tecnici del settore agricolo provenienti dal Paese africano (circa 70 nell’edizione 2018 prima delle restrizioni a causa dell’emergenza sanitaria). Eventi come EIMA 2022 sono l’occasione per rafforzare i rapporti di cooperazione fra Etiopia ed Italia – ha ricordato Riccardo Zucconi – in un settore come l’agricoltura che assume un valore sempre più strategico nel contesto africano, per rispondere all’incremento demografico e per incrementare l’autonomia dei singoli Paesi proteggendoli anche da fattori geopolitici che possono mettere in crisi le forniture di beni alimentari. Ogni iniziativa di cooperazione fra Etiopia e Italia – ha sottolineato infine il rappresentante dell’Ambasciata Andrea Pascali – si colloca in una cornice molto favorevole, viste le relazioni eccellenti che esistono fra i due Paesi, e la comune sensibilità per un modello di sviluppo che punta ad accrescere la produttività e il benessere, ma nella massima attenzione per l’ambiente e per le risorse naturali che sono un patrimonio da tutelare e da consegnare alle generazioni future.