Macchine agricole, un’agenda europea per l’innovazione

25.03.2025
La proposta avanzata da FederUnacoma in occasione del settantennale dei Trattati di Roma. Tra i punti cardine dell’agenda, il rilancio e l’efficientamento degli incentivi, il sostegno alla ricerca e la riqualificazione del parco macchine.

Fin dalla stipula dei Trattati di Roma, il 25 marzo 1957, la meccanizzazione agricola, soprattutto quella italiana, è stata il braccio operativo della politica agricola comunitaria, lo strumento che ha reso praticabili le indicazioni strategiche delle istituzioni europee. Oggi, le tecnologie meccaniche e i sistemi digitali sono ancora più essenziali per realizzare un modello europeo di agricoltura sempre più sostenibile e di qualità. E’ quanto ha evidenziato la presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio nel corso dell’evento dal titolo “Agricoltura è”, che si sta svolgendo a Roma che ha come partner l’associazione dei costruttori di macchine agricole. L’innovazione dei processi e delle lavorazioni agricole costituisce un tassello fondamentale per raggiungere gli obiettivi delineati dalla PAC, e ribaditi questa mattina dal Commissario europeo per l’Agricoltura e l’alimentazione Christophe Hansen, nel suo intervento alla manifestazione romana. L’innovazione, però, è possibile in un tessuto produttivo solido e con margini per investire nella ricerca e nello sviluppo tecnologico, e questo risulta oggi sempre più difficile. La congiuntura economica resta negativa a livello globale - ha detto la presidente di FederUnacoma - e in Italia registriamo cali nelle vendite e nelle esportazioni, rese più incerte dall’attuale situazione geopolitica e dalle tensioni commerciali citate dallo stesso Presidente Sergio Mattarella nel suo intervento di ieri alla manifestazione”. “Nel nostro Paese, invece di fare spazio alle macchine di nuova generazione – sostiene la presidente dei costruttori – si registra un incremento di compravendite di mezzi usati e questo rischia di indebolire molto la capacità produttiva delle imprese agricole”. Nel solo 2023, a fronte di 17.600 trattrici di prima immatricolazione, sono state acquistate in Italia ben 52.800 trattrici di seconda mano. Mezzi che molto spesso hanno un’età di esercizio superiore ai 20 anni e che non sono in grado di soddisfare le esigenze della moderna agricoltura. Per questo, secondo l’associazione dei costruttori, è necessario che a supporto delle attuali politiche agricole europee venga considerata un’agenda specifica per la meccanizzazione, di cui alcuni punti sono stati segnalati oggi al commissario europeo per l’agricoltura Christophe Hansen: partecipazione del comparto alla definizione dei criteri tecnici di assegnazione dei fondi, un regolamento per la revisione dei trattori di ogni cilindrata, disposizioni in materia tecnologica declinate per gli specifici comparti. “Tale agenda non può prescindere dal rilancio e dall’efficientamento degli incentivi pubblici nazionali ed europei a sostegno del mercato, né dal supporto alle attività di ricerca, le quali – ha spiegato Mariateresa Maschio – comportano investimenti ingenti, che le singole imprese faticano a garantire, soprattutto in presenza di una congiuntura sfavorevole come quella attuale”. Prioritaria per FederUnacoma è anche l’individuazione di nuovi settori di applicazione delle tecnologie agromeccaniche, come quello delle filiere bioenergetiche, strategiche per la riduzione della dipendenza da fonti fossili, e della manutenzione del territorio per contrastare l’erosione dei suoli.

 


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