Futa Expo: il successo dei cantieri forestali
Bilancio positivo per la prima edizione di Futa Expo. La rassegna delle tecnologie per la forestazione e per la produzione di energia dalle biomasse, che si è svolta a Barberino di Mugello dal 4 al 6 luglio scorso, chiude la sua prima edizione con oltre tremila presenze.
Nei tre giorni della kermesse - organizzata da Itabia in collaborazione con FederUnacoma (l’associazione dei costruttori di macchine agricole) e CNR IBE (Istituto per la Bioeconomia) - operatori specializzati, tecnici forestali e numerosi appassionati provenienti dall’Italia e dall’estero (in particolare dall’area balcanica) hanno affollato le piazzole dimostrative appositamente realizzate.
In questi punti, collocati lungo un circuito a doppio anello di tre chilometri, i più noti brand del settore hanno mostrato all’opera macchine di nuova generazione per ogni tipo di lavorazione. “Questa prima edizione di FUTA EXPO è stata un successo, non soltanto per quanto riguarda l’elevato numero di visitatori giunti nel Mugello e per l’elevato numero di aziende che hanno aderito (più di 80) ma – commenta il presidente di Itabia Vito Pignatelli – anche per i contenuti di alto valore tecnico”.
Oltre alla lavorazione live – la manifestazione toscana è stata un’occasione unica per vedere all’opera i “giganti” dei boschi – a Futa Expo sono andati in scena numerosi incontri e workshop tecnici concepiti per approfondire alcuni temi di attualità per il comparto. Come, ad esempio, quelli relativi alla tracciabilità dei prodotti forestali e alla sostenibilità delle lavorazioni.
La prossima edizione della kermesse si terrà nel 2027 sempre presso la sede dell’azienda “La Dogana” di Barberino di Mugello.
Gli ultimi Comunicati stampa di FederUnacoma
La rassegna delle tecnologie per l’agricoltura dell’India e del sud-est asiatico, organizzata da FICCI e FederUnacoma si è chiusa lo scorso 29 novembre. Grande affluenza di visitatori, con oltre 41 mila presenze. La kermesse un evento di riferimento per il mondo produttivo indiano. L’edizione del 2027 nel mese di dicembre.
L’agricoltura dell’India è in via di modernizzazione. La trasformazione del settore primario sta facendo incrementare la domanda di profili professionali altamente specializzati, ma il gap formativo della forza lavoro non permette al Paese di sfruttare le opportunità offerte dalla transizione tecnologica.
Nella tre giorni di New Delhi un folto pubblico, composto da operatori economici e imprenditori ma anche da tanti coltivatori diretti, ha preso contatto con le innovazioni tecnologiche per il settore agricolo, sostenute anche da specifici programmi governativi.
Negli ultimi anni il Subcontinente indiano ha visto nascere una nuova generazione di start-up, fondate con l’obiettivo di promuovere l’impiego di tecnologie e di macchinari innovativi da parte di quelle aziende agricole rimaste sinora ai margini della meccanizzazione. L’esempio italiano e i sistemi di nuova generazione esportabili nell’agricoltura indiana. Il tema al centro della seconda giornata di EIMA Agrimach.