Nell’anno fiscale 2025-2026 l'India si affermerà come la quarta potenza economica mondiale. Con un Prodotto Nazionale Lordo che il Fondo Monetario Internazionale stima in 4,187 trilioni di dollari, il Subcontinente indiano scavalcherà il Giappone collocandosi alle spalle di Stati Uniti, Cina e Germania, con la prospettiva di superare quest’ultima già nel 2028 per insediarsi al terzo posto.
Elemento cardine dell’economia indiana resta l’agricoltura, settore che impiega il 40% dei quasi 1,5 miliardi di abitanti. Forte dei suoi 200 milioni di ettari di superficie agricola, dei quali 140 milioni seminati, il colosso asiatico copre da solo il 7,5% della produzione agricola mondiale, ed è oggi il primo produttore assoluto di legumi, latte e spezie, e il secondo produttore di grano, cotone, canna da zucchero, frutta, verdura, pesci da allevamento e tè.
Il primato dell’economia agricola indiana - come emerge dai dati diffusi stamattina a New Delhi nella giornata inaugurale di EIMA Agrimach India, la rassegna dedicata alle macchine e alle tecnologie per l’agricoltura organizzata da FICCI e FederUnacoma - può essere consolidato e incrementato solo con l’apporto di tecnologie innovative.
Negli ultimi anni l’India si è imposta come il Paese con il maggior numero di trattrici annualmente vendute: ad agosto di quest’anno le immatricolazioni hanno raggiunto quota 615 mila, e si prevede che a fine anno verrà superato il totale di 900 mila unità (per lo più modelli di bassa e media potenza), un numero quattro volte superiore a quello immatricolato negli USA.
Oltre alle trattrici l’agricoltura Indiana richiede oggi una vasta gamma di macchine operatrici e attrezzature per le lavorazioni, che sono un punto di forza dei costruttori italiani, già da tempo impegnati per lo sviluppo di partnership nel Paese asiatico.