Novità Tecniche, un successo di “sistema”
Il Concorso un’occasione per ragionare su come sostenere la ricerca. L’innovazione come sfida ‘di sistema’ che coinvolge industrie, enti pubblici, organizzazioni professionali, strutture per l’istruzione e la formazione. Il settore della meccanica agricola uno di quelli più attivi nello sviluppo di nuove tecnologie. Nelle ultime cinque edizioni del concorso ricevute 680 domande, delle quali 132 premiate con il riconoscimento di Novità Tecnica’, e altre 260 come ‘Segnalazione Tecnica’.
“La premiazione del concorso Novità Tecniche è un appuntamento di grande importanza, non soltanto nel calendario degli eventi EIMA ma nella vita stessa della nostra Federazione e del nostro settore”. Con queste parole la Presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio ha aperto questo pomeriggio a Bologna la cerimonia di premiazione del concorso Novità Tecniche EIMA 2024, dinnanzi alla folta platea dei rappresentanti delle case costruttrici, dei delegati delle istituzioni e delle organizzazioni professionali, degli operatori dell’informazione. L’evento ha visto anche la partecipazione come relatori della Vicepresidente di BolognaFiere Rosa Grimaldi, oltre che del Direttore Generale di FederUnacoma Simona Rapastella. “Il concorso è prestigioso per la sua lunga storia, per il contenuto tecnologico e per l’autorevolezza della giuria - ha detto la Presidente dei costruttori di macchine agricole nel suo intervento - e premia singoli modelli altamente innovativi, e con essi gli staff di tecnici e progettisti che li realizzano rafforzando la competitività dei propri brand”.
“Tuttavia - ha aggiunto Mariateresa Maschio - il Concorso è l’occasione ideale per parlare di innovazione in senso ampio, per riflettere su come la tecnologia risponde alle grandi sfide della produttività e della sostenibilità e per ragionare su come sostenere la ricerca, giacché l’innovazione è una sfida ‘di sistema’ che coinvolge, oltre alle industrie, gli enti pubblici, le organizzazioni professionali, le strutture per l’istruzione e la formazione”.
Il settore della meccanica agricola è uno fra quelli più attivi nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie, con investimenti che crescono di anno in anno. Il concorso delle Novità Tecniche, che forte delle sue trenta edizioni rappresenta una delle vetrine tecnologiche più qualificate e prestigiose a livello mondiale, ha visto negli ultimi anni una crescita imponente in termini di quantità e qualità delle soluzioni inedite presentate e valutate da una commissione internazionale di esperti e accademici coordinata dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico FederUnacoma, Davide Gnesini.
“Nelle ultime cinque edizioni, dal 2014 ad oggi - ha detto Simona Rapastella - le domande totali ricevute dal Comitato di valutazione sono state 680, delle quali 132 hanno ricevuto il nostro massimo riconoscimento di ‘Novità Tecnica’, mentre altre 260 hanno ricevuto il riconoscimento di ‘Segnalazione Tecnica’”. I principali trend sono stati lo sviluppo di sistemi di propulsione e azionamento elettrici, la sensorizzazione e lo scambio dati, il protocollo di comunicazione ISOBUS con le sue successive funzionalità sempre più avanzate. “Se le soluzioni tecniche si sono costantemente evolute nel tempo - ha concluso il Direttore di FederUnacoma - gli obiettivi principali delle innovazioni ricorrono in modo costante: l’armonizzazione dell’agricoltura con l’ambiente naturale, la riduzione dei consumi energetici, il miglioramento delle condizioni operative in termini di sicurezza ed ergonomia”.
“Le innovazioni premiate, che nei cinque giorni di EIMA, dal 6 al 10 novembre, saranno esposte nel quartiere fieristico bolognese - ha concluso Simona Rapastella - sono il simbolo di un’evoluzione che caratterizza l’intero comparto e che è visibile in tutte le novità di prodotto presentate nella rassegna bolognese dalle 1.700 aziende partecipanti”.
Gli ultimi Comunicati stampa di FederUnacoma
Prende il via a Bologna la 46ma edizione dell’esposizione mondiale delle macchine per l’agricoltura 1.750 le industrie partecipanti, delle quali quasi 700 estere, a copertura di ogni segmento di mercato. Modelli di macchine all’avanguardia e sistemi digitali avanzati per un’agricoltura sempre più scientifica, e connessa con il sistema dei servizi e con gli altri settori produttivi.
Il valore complessivo della produzione nazionale di tecnologie per l’agricoltura e per il giardinaggio si avvia a chiudere l’anno con un calo del 19,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, fermandosi a 13,2 miliardi di euro. La flessione dovuta alla contrazione della domanda interna, ma soprattutto al rallentamento dei mercati esteri, i quali contribuiscono in misura significativa al fatturato delle aziende agromeccaniche italiane. FederUnacoma: per la ripresa, necessario attendere la seconda metà del 2025.
Il settore delle macchine agricole è destinato a crescere in modo consistente nei prossimi anni, ma cambierà la geografia dei mercati. Le grandi piazze dell’Europa e del Nordamerica manterranno un alto livello di investimenti per garantire standard qualitativi elevati, e i due colossi asiatici India e Cina tenderanno a stabilizzare la meccanizzazione sui grossi quantitativi raggiunti in questi anni, ma i mercati emergenti saranno quelli del Sud Est Asiatico e dell’Africa. Questo lo scenario descritto questo pomeriggio a Bologna nella conferenza di presentazione di EIMA International, la rassegna mondiale della meccanica agricola, in scena al quartiere fieristico cittadino da domani 6 novembre fino a domenica 10.
La domanda di macchinario agricolo è destinata a crescere in modo molto consistente - è stato spiegato nel corso della conferenza dalla Presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio - in quelle regioni del mondo nelle quali si registra un forte sviluppo dell’agricoltura a causa della crescita demografica, e quindi sono necessarie dotazioni tecnologiche molto maggiori di quelle attuali.
Un Paese chiave - è stato illustrato in conferenza - è l’Indonesia, che già oggi conta quasi 300 milioni di abitanti segnalandosi come uno dei più popolosi al mondo e destinato ad incrementare ulteriormente il proprio peso demografico nei prossimi anni. In Indonesia le importazioni di macchine agricole sono in crescita costante da 15 anni a questa parte, e sono passate da un valore di 140 milioni di euro nel 2009 ad un valore di quasi 700 milioni nel 2023 (crescita media dell’8,6% annuo), con la previsione di ulteriore incremento nei quattro anni prossimi 2024-2027 del 6,7% annuo.
Ma in crescita risultano anche le importazioni di macchine agricole negli altri popolosi Paesi del Sud-est asiatico: il Vietnam (100 milioni di abitanti) prevede incrementi nelle importazioni del 6,2% annuo nei prossimi quattro anni; le Filippine (110 milioni di abitanti) dovrebbero incrementare l’import del 7,8% nei prossimi quattro anni; mentre la Thailandia (71 milioni di abitanti), dopo una crescita molto lenta negli ultimi quindici anni pari ad appena l’1% medio annuo, si prevede passerà nel periodo 2024-2027 ad un incremento annuo del 6,8%.
La variabile demografica è ancora più influente nel continente africano, se è vero che l’Africa Sub-sahariana nel 2050 coprirà da sola il 50% della crescita demografica mondiale. Nel continente africano spicca la Nigeria, che già oggi conta 230 milioni di abitanti e che nel 2050 ne conterà oltre 400 milioni (imponendosi come il terzo Paese più popoloso al mondo), seguita da Etiopia e Repubblica Democratica del Congo, entrambe nettamente oltre i 100 milioni di abitanti e destinate ad una crescita vistosa nei prossimi vent’anni entrando nel novero dei 10 Paesi più popolosi del Pianeta.
In Nigeria appena il 46% delle terre coltivabili è oggi utilizzato - è stato detto nel corso della conferenza - e nella Repubblica Democratica del Congo un esiguo 10% dei terreni arabili è oggi impiegato per l’agricoltura, così che la messa in produzione di nuovi territori rappresenta una priorità per questi come per altri Paesi del continente, con un incremento della domanda di tecnologie nell’immediato futuro (da qui al 2027 l’importazione di macchinario agricolo crescerà del 7% annuo in Etiopia e del 12% in Congo), ma più ancora nell’arco dei prossimi vent’anni.
Nei prossimi anni la geografia dei mercati vedrà ancora in primo piano Europa e Nordamerica, ma un ruolo crescente avranno Paesi come l’Indonesia, il Vietnam, le Filippine e la Thailandia, che già oggi registrano una crescita delle importazioni di macchinario specifico. L’incremento demografico - all’origine di questa crescente domanda di tecnologie per l’agricoltura - sarà determinante anche in Africa, a partire da Nigeria, Etiopia e Repubblica Democratica del Congo.