Strategia “di sistema” per la cooperazione italo-indiana
Il Piano d’azione del governo italiano per l’export sui mercati esteri extra UE, e gli strumenti finanziari e assicurativi di Sace e Simest, oltre che la struttura ICE, i supporti per il rilancio dei rapporti bilaterali.
Nel contesto geopolitico attuale, caratterizzato da una crescente polarizzazione tra l’area d’influenza statunitense e quella d’influenza cinese, l’India rappresenta per le imprese europee una “terza via” molto promettente, un Paese dinamico con il quale realizzare partnership industriali e commerciali profittevoli.
Questo emerge dal gruppo di lavoro italo-indiano attivo in questi giorni a New Delhi nell’ambito della nona edizione di EIMA Agrimach India, la rassegna della meccanica agricola organizzata da FICCI e FederUnacoma.
In un settore strategico come quello della meccanica agricola la cooperazione italo-indiana richiede investimenti da parte delle aziende, per realizzare insediamenti produttivi nel Subcontinente, ma necessita di sostegni pubblici e di una politica di sistema.
L’industria italiana della meccanica agricola merita di essere promossa nel suo complesso - ha ricordato il Ministro italiano dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, nel videomessaggio inviato per la cerimonia inaugurale ieri mattina - per la vasta gamma di tecnologie prodotte, che sono in grado di coniugare produttività e sostenibilità ambientale. Richiede inoltre strategie di sostegno alle esportazioni e di garanzie sul credito, come ha sottolineato l’Ambasciatore italiano in India Antonio Bartoli, intervenuto di persona all’evento inaugurale, sottolineando anche l’intensificazione dei forum e degli incontri bilaterali fra i due Paesi.
L’India ha oggi un posto di rilievo nelle politiche commerciali italiane, essendo inserita nel Piano d’Azione per l’export italiano nei mercati extra-UE ad alto potenziale promosso dal Ministero italiano degli Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Nell’ambito di questo Piano, peraltro, si inserisce il Forum Imprenditoriale Scientifico e Tecnologico Italia-India, un evento biennale che promuove la collaborazione tra i due Paesi e che ha tenuto la sua ultima edizione proprio a New Delhi nell’aprile scorso.
Sempre a supporto del Piano si devono ricordare i sistemi di finanziamento e di assicurazione per le imprese italiane che intendono operare in India, messi a punto dalle agenzie nazionali italiane Sace e Simest, che prevedono accordi con Gruppi finanziari indiani di primaria importanza.
Gli ultimi Comunicati stampa di FederUnacoma
La rassegna delle tecnologie per l’agricoltura dell’India e del sud-est asiatico, organizzata da FICCI e FederUnacoma si è chiusa lo scorso 29 novembre. Grande affluenza di visitatori, con oltre 41 mila presenze. La kermesse un evento di riferimento per il mondo produttivo indiano. L’edizione del 2027 nel mese di dicembre.
L’agricoltura dell’India è in via di modernizzazione. La trasformazione del settore primario sta facendo incrementare la domanda di profili professionali altamente specializzati, ma il gap formativo della forza lavoro non permette al Paese di sfruttare le opportunità offerte dalla transizione tecnologica.
Nella tre giorni di New Delhi un folto pubblico, composto da operatori economici e imprenditori ma anche da tanti coltivatori diretti, ha preso contatto con le innovazioni tecnologiche per il settore agricolo, sostenute anche da specifici programmi governativi.
Negli ultimi anni il Subcontinente indiano ha visto nascere una nuova generazione di start-up, fondate con l’obiettivo di promuovere l’impiego di tecnologie e di macchinari innovativi da parte di quelle aziende agricole rimaste sinora ai margini della meccanizzazione. L’esempio italiano e i sistemi di nuova generazione esportabili nell’agricoltura indiana. Il tema al centro della seconda giornata di EIMA Agrimach.